Bergamo: Torna il campionato, con una Foppina d'oro in più

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Silvietta#3LaVenduta
» Posted on 19/11/2009, 10:35




Lucia Bosetti è il valore aggiunto della Nazionale di Massimo Barbolini e della squadra di Bergamo campione d'Europa per club.
Figlia d'arte, 175 centimetri, nell'ultima World Grand Champions Cup si è esaltata anche a muro

di Luca Ziliani

BERGAMO - Un grande successo ai massimi livelli non può prescindere dalla qualità individuale, ma serve anche il gruppo. Per alcuni possono sembrare chiacchiere, teoria e per questo utile fino a un certo punto. Per l’Italdonne, invece, questi discorsi sono tremendamente concreti.
Chiedetelo al Brasile o al Giappone, che hanno dovuto inchinarsi alla forza delle azzurre di Barbolini, vincitrici anche nella World Gran Champions Cup in terra nipponica dopo l’oro europeo.
Sì, ma lì c'era la Aguero, dirà qualcuno magari scettico alla vigilia del Giappone. Beh, ancora una volta l’Italia di Barbolini ha dimostrato di essere un gruppo prima di tutto, dove tutte sono utili e di qualità.
Così, è accaduto che al successo giapponese abbia partecipato in modo molto costruttivo anche una delle più giovani del gruppo azzurro.
Il suo nome è Lucia Bosetti, figlia d’arte e schiacciatrice della Foppapedretti Bergamo; la giovane lombarda, un po’ opposta atipica, un po’ schiacciatrice, si è messa in luce soprattutto in difesa e a muro, rivelandosi preziosissima nell’economia del gioco della formazione di Barbolini.
E’ lei a spiegare a 360 gradi le ragioni del successo dell’Italia, oltre a guardare all’orizzonte della sua annata.
Innanzitutto una considerazione da ventenne, ancor prima che da atleta della nazionale: con che occhi hai visto il Giappone, un mondo diverso da quello a cui siamo abituati?
"Premesso che c’ero già stata l’anno scorso per le finali del Gran Prix, è vero che è un mondo davvero molto diverso dal nostro. Lì il volley è molto più sentito che in Occidente ed è stata un’emozione giocare davanti a quel pubblico. Questo mi ha colpito di più".
Italia sul gradino più alto del podio anche senza una fuoriclasse come la Aguero.
"Siamo state brave come gruppo, ognuna di noi ha cercato di dare il massimo in tutte le situazioni e ce l’abbiamo fatta. Era una competizione difficile, eravamo un po’ scariche perché eravamo reduci da tanti impegni tra nazionale e club. E’ stato importante l’apporto di tutti e abbiamo raggiunto l’obiettivo".
Ma come cambia in campo l’Italia senza Tai?
"Tai era un punto di riferimento, una giocatrice importantissima per la nazionale. Sapevamo che dovevamo stare serene e giocare al nostro meglio e, torno a ripetermi, c’era bisogno dell’apporto di tutti che c’è stato”.
Anche il tuo, soprattutto a muro e in difesa: ti aspettavi di essere così determinante in Giappone?
"Quando entri in campo, alla fine l’unico obiettivo è quello di vincere e non pensi tanto a quanto puoi fare. Io volevo mettere giù la palla, come difendere o fermare un attacco avversario. Dando il massimo insomma".
Com’è stato accolto questo successo in casa Bosetti, dove c’è più dimestichezza con la pallavolo che con il pane verrebbe da dire?
"I miei genitori erano molto contenti e comunque continuano a sostenermi; in questo caso è stata una bella vittoria, ma loro mi sono sempre vicini anche nei momenti difficili, oltre a darmi sempre qualche consiglio".

Un’altra Bosetti sgomita per entrare nella pallavolo che conta: tua sorella Caterina.
"Gioca in B1 a Orago, ma si allena con campionesse di A1 grazie alla collaborazione con Villa Cortese. Degna del cognome che porta? Lei è fortissima".
Torniamo a te: come sta andando la nuova esperienza a Bergamo con la Foppapedretti?
"Non ero abituata a una società che puntava a vincere in A1, ma mi sono trovata bene. Sapevo che avevo tanto da imparare e lo penso anche ora".
Schiacciatrice di natura, a volte opposta: come vivi questi cambiamenti?
"Non è tanto diverso, non mi trovo in difficoltà e poi comunque, come dicevo prima, io penso a giocare e basta".
La scheda
Lucia Bosetti
Schiacciatrice (175 cm.)
Tradate (VA) - 9/7/1989

Premi e Medaglie
3 Ori nel 2009
Campionati Europei
World Grand Champions Cup
Universiadi
Bronzo Grand Prix 2008.
Premio Arnaldo Eynard quale miglior under 20 della serie A1 nelle stagioni 2007/08 e 2008/09.

da Volleyball
 
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