Lettera mia per Anza (:

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,Kias
» Posted on 12/8/2009, 17:26




Quando si è piccoli si sogna..come tutti i bambini fanno
la mamma ti chiede cosa vorresti fare da grande e le risposte sono sempre ogni giorno una diversa dall'altra
un giorno vuoi essere un pompiere..il giorno dopo un ballerino..e il giorno dopo ancora una giocatrice di pallavolo e via via cosi...Gli occhi quando si è piccoli
vedono al di là della realtà,vedono qualcosa che i grandi non vedono...
Poi il tempo passa..e si cresce sempre piu velocemente...Sembra quasi tu nn riesca a stargli dietro da quanto è veloce..e man mano che diventi grandi cominci a capire che quando eri piccolo era tutto cosi
facile..bastava aprire gli occhi e cominciare a sognare con la fantasia che ti sembrava gia di vederti grande con il tuo sogni li accanto a te...
Ma quando sei ormai grande capisci che per realizzare un sogno non basta aprire gli occhi e viaggiare con la fantasia...Se vuoi realizzarlo davvero devi lottare,cercare in tutti i modi di fare qualcosa per vedere quello che tu solo bastando aprire gli occhi vedevi..non so se tu gia da piccola aprivi gli occhi e ti vedevi li su un parque con la gente che fa il tifo per te e che la notte invece di dormire pensa a cartelloni da realizzarti..
.. farli sognare come tu facevi da bambina..a emozionarli come solo una giocatrice vera sa fare...
Ebbene si..tu ce l'hai fatta!...quando ti ho vista giocare per la prima volta mi sono detta " cavolo, ma dev'essere proprio una bella persone.. sempre con quel sorriso sulle labbra.." Basta solo vederti giocare, oppure vedere la disponibilità verso i tuoi tifosi per capire che
sei nata per fare questo...Continua così..sei fantastica...
Ora ti racconto una storiella..
<< ..A come ANZA. Unico e autentico soprannome della nostra Saretta. Sara è solo per pochi intimi, perchè nella pallavolo tutti la chiamano Anza. Per un periodo è stata ribattezzata "Grande Puffo" ma è durato poco. "Ero in nazionale giovanile, dovevano distringuermi da un altra Sara e visto che Sarona non rendeva bene l'idea, perchè ero alta si ma magrissima, mi hanno accorciato il cognome. Pensate che spesso quando devo firmare autografi abbrevio direttamente." Quindi, se eravate tornati a casa con il dubbio, niente paura. Sara, ops Anza, non ha dimenticato il resto. Lei, del resto, ormai ne fa a meno. Sara è una pianista mancata. " A sei anni sapevo leggere lo spartito e non le parole", fino ai dodici i tasti bianchi e neri sono stati una parte importante della sua giovane vita. Poi è arrivata la pallavolo. Ma prima che decidesse di smettere, la sua insegnante le ha dato la mano. " Mi disse che da piccola mi ero rotta la spalla - vero - e che nel mio futuro vedeva il successo, con tanta gente ad applaudirmi. E io volavo con la fantasia immaginandomi concerti bellissimi. Poi quando sono arrivati i primi tifosi, ho ripensato a lei e a quell'episodio. Ogni tanto a casa suono ancora, ma da sola. Forse è andata meglio così. Io così alta sarei stata rachitica e con la gobba. Sbattevo già le ginocchia allora.. e pensare che sono nata prematura. All'ottavo mese." >>
E io dico menomale che è arrivata la pallavolo, perchè grazie a ciò ho potuto conoscere una dolce ragazza sempre disponibile a parlare con me.
Ancora ricordo quando per la prima volta l'ho vista calcare quel parquet. Era il 1 ottobre del 2004. Era stata organizzata nel mio piccolo paesino un amichevole tra l'Asystel Volley e la Dimeglio Brums Busto Arsizio. "Di fronte ad un numeroso pubblico ha vinto meritatamente la squadra Novarese per 3-0, grazie a una prestazione ottima del centrale della Nazionale Italiana, Sara Anzanello." Ricordo quel giorno come se fosse ancora ieri. Ero agitatissima, ero "abbagliata" dal loro gioco, era una cosa nuova per me, ma d'altro canto era comunque stupenda!. Più che altro non avrei mai pensato che mi sarei affezionata in questo modo ad una giocatrice, o meglio una persona con un cuore d'oro!
Sono passati 5 anni e la mia passione per lei ancora non è svanita: cresce ogni giorno di più! Basta vedere quello che ha scritto lei in un intervista ^^
<<..T come TIFOSI. Il rapporto che Anza ha con i suoi fan è genuino. Lei,proprio,si diverte. E dopo le partite la vedete parlare e a prestarsi a pose simpatiche con il sorriso sulle labbra." Ci sono due ragazze, Gloria e Chiara, che si sono stampate la maglietta Anza Junior e Kasia Junior e io ovviamente mi sono fatta la foto con loro, di schiena. Per non parlare di quella volta che una signora mi ha tagliato la testa in una foto. Eravamo all'europeo in Croazia e io e la Cardu incontriamo lei e sua figlia sulla spiaggia. La figlia si mette in posa per la foto ,solo che la signora non era molto pratica con la macchinetta e mi ha tagliato la testa. Beh è tornata a Novara per regalarmela e ovviamente rifarne un'altra." .. >>
Una persona unica nel suo genere.. Una vera bandiera per Novara. <<.. N come NOVARA. Se volessimo riassumere la carriera di Sara Anzanello basterebbe pronunciare la parola Novara. Perchè è vero che la sua storia pallavolistica è partita nel 1995, a Latisana, ma a parte quei tre anni e una parentesi al Club Italia, da 10 stagioni il mondo combacia con la città piemontese. “Si, in Piazza Martiri dovrebbero metterci il mio mezzo busto e quello della Cardullo. Anzi no, lei meglio intera :P. Il tempo è volato e quando sento dire che Novara non ha vinto niente mi infastidisco. Perchè è vero che non è mai arrivato lo scudetto, però abbiamo sempre disputato buoni campionati. Ancora mi ricordo quando abbiamo vinto la Coppa Italia a Bergamo nel 2004 e, tanto per tornare in tema, la Gazzetta dello Sport pubblicò una foto mia e della Cardullo con la coppa. Solo che lei era in piedi e io in ginocchio... ed eravamo alte uguali! Un pregio e un difetto? A Novara il gorgonzola è buonissimo, ma se ci andate in estate non uscite senza l'Autan, le zanzare sono dei lanciasassi.” Novara non avrà mai vinto lo scudetto, ma ciò non vuol dire niente. Ora come ora, state facendo un campionato stupendo e lo dimostra, anche, l'ultima partita di Coppa Italia, anche se il risultato non è stato vostro favore. “Fuori a testa alta. Novara cede alle quotate avversarie di Pesaro, ma il 3-0 marchigiano ci sembra una sentenza troppo severa nei confronti del sestetto guidato da Pedullà. “ Siete uscite dalla competizione a testa alta, tenendo testa a Pesaro, che diciamocela tutta non è proprio una squadretta. Questo vi fa onore, e in modo particolare fa onore a te, che hai cercato, con la tua esperienza, di portare il resto della squadra alla vittoria. Non importa se non avete vinto, l'importante è partecipare e dare un bello spettacolo, come avete fatto voi!
Grazie a tutte, ma soprattutto grazie a te, che ogni volta riesci a regalarmi qualcosa, anche un solo sorriso.. che mi rende la persona più felice del mondo..
Ti Voglio Bene ^^
Kia
 
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